09/07/25

Kingdom Come: Deliverance ottiene un taglio cinematografico - e a ragione

Kingdom Come Deliverance erhalt einen Cinematic Cut und das vollig zu Recht

Kingdom Come: Deliverance avrà un adattamento cinematografico – un riconoscimento meritato per un gioco che da tempo è molto più di un semplice videogioco. Per me è un momento agrodolce: non posso essere presente, ma sostengo questo progetto con tutto il cuore.

Un gioco che è più di un gioco

Ci sono storie in cui non si vuole solo entrare – ci si vorrebbe vivere dentro. Kingdom Come: Deliverance è proprio una di quelle. Non perché sia particolarmente confortevole (a meno che non troviate rilassanti peste, guerra civile e faide di sangue), ma perché è crudo, credibile e profondamente umano. La sua autenticità e l’attenzione ai dettagli ti fanno spesso dimenticare di avere in mano un controller – soprattutto quando tutte le cutscene, i dialoghi e il gameplay scorrono fluidamente, come con un PC GAMING Intel Core i7-14700KF.

500 ore di dialoghi – ora sul grande schermo

Warhorse Studios ha registrato ben 500 ore di dialoghi per il sequel in arrivo. Non si tratta più di una semplice sceneggiatura di gioco – è un’epopea storica. L’idea di realizzarne un montaggio cinematografico è più che naturale: è un meritato riconoscimento per un team che sa gestire alla perfezione sfumature, sviluppo dei personaggi e profondità drammatica.

Prima al Kaiserbad – Quando il videogioco incontra il cinema

Il montaggio cinematografico sarà presentato in anteprima il 9 luglio 2025 al prestigioso Karlovy Vary International Film Festival (KVIFF). Alle 15:30 è previsto un incontro con i creatori, seguito dalla proiezione del film alle 19:00 – entrambi ospitati nello storico Kaiserbad. La presentazione fa parte di una nuova iniziativa del KVIFF dedicata all’intersezione tra videogiochi e narrazione audiovisiva. Un passo atteso da tempo.

Il direttore del festival, Karel Och, parla di un “progetto unico con creativi di fama mondiale” – e non esagera affatto. Daniel Vávra, direttore creativo di Warhorse e mente dietro Mafia e Kingdom Come, è sinonimo di qualità narrativa e precisione storica. Al suo fianco: il co-regista Petr Pekař, ex editor delle cutscene, che firma qui la sua prima grande regia cinematografica – con oltre cinque ore di sequenze realizzate con standard così alti da essere perfette per il grande schermo.

Una storia che merita il cinema

Ciò che rende Kingdom Come così speciale non è solo il gameplay e le numerose espansioni aggiunte con i DLC – anche se attraversare l’Europa medievale senza una minimappa non è affatto semplice. È la narrazione: piena di zone morali grigie, personaggi complessi e conseguenze reali. Non si salva il mondo – si cerca semplicemente di sopravvivere in esso.

Ed è proprio per questo che questo montaggio cinematografico è così importante. Non è una semplice trasposizione. È dare finalmente a una storia, che era già degna del cinema, lo spazio che merita. Anche se non posso essere presente in sala – alzo il bicchiere in pensiero.

Perché questo film è più di un omaggio a un grande gioco – è una potente dimostrazione di ciò che i videogiochi sono in grado di fare oggi.

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